Il decreto legge n. 23 dell'8 aprile 2020 apporta importanti misure a sostegno della liquidità e continuità delle imprese e professionisti, oltre a prevedere una prima sospensione dei versamenti per chi abbiamo sofferto un calo del fatturato.
In concreto, quali sono le novità dell’ultimo Decreto Legge?
MISURE DI SOSTEGNO FISCALE
Sospensione versamenti
Sono sospesi i versamenti di Iva, ritenute su redditi da lavoro dipendente e contributi per i mesi di aprile e maggio per imprese e professionisti, ma non per tutti. Per ottenere la sospensione, infatti, è necessario che:
Sono comunque esentati dai versamenti imprese e professionisti che abbiano iniziato l’attività da aprile 2019.
I versamenti sospesi per effetto del presente decreto dovranno essere pagati entro il 30 giugno, in una unica soluzione o in 5 rate mensili.
Ricordiamo che i versamenti sospesi per effetto del decreto “Cura Italia” andranno comunque versati entro il 30 maggio.
Crediti imposta per spese di sanificazione
Il credito di imposta del 50% di spese di sanificazione è esteso anche all'acquisto di mascherine e guanti.
PRESTITI AGEVOLATI AD IMPRESE E PROFESSIONISTI
Il decreto prevede prestiti agevolati alle imprese con garanzie dal 70 al 90% dell’importo concesso, in base alle dimensioni dell’impresa e dell’importo richiesto. Sono due i canali di rilascio della garanzia, la società SACE Simest, del gruppo Cassa Depositi e Prestiti, e il Fondo Centrale di Garanzia delle PMI.
L’importo della garanzia può arrivare in alcuni casi al 100% del finanziamento con l’appoggio di enti privati, quali la CONFIDI o altri fondi di garanzia privati.
È bene premettere che qualora si faccia ricorso a uno dei seguenti prestiti, la società beneficiaria non potrà distribuire dividendi per i successivi dodici mesi. La normativa parla solo di dividendi, quindi con applicazione per S.P.A. e S.A.P.A., ma riteniamo che si applichi anche alla distribuzione utili per le S.R.L.
Quali sono i termini del finanziamento?
I finanziamenti non dovranno essere di durata superiore ai 6 anni, mentre le imprese potranno avvalersi di un periodo di preammortamento fino a 24 mesi.
Potranno essere richieste da tutti i professionisti e imprese che, al 31.12.2019, non rientrava nelle categorie delle imprese in difficoltà ai sensi del regolamento ue 651/2014 (tra cui non aver ridotto il capitale di oltre il 50% per perdite, e al 29 febbraio 2020 non presentava esposizioni deteriorate presso il sistema bancario.
Ci sono limiti per l’importo finanziabile con copertura delle garanzie?
Sì, il richiedente, se vuole accedere alle garanzie offerte dal Decreto Liquidità, potrà richiedere fino ad un importo pari al maggiore tra i seguenti due:
A quanto ammonta la percentuale della garanzia?
Le garanzie sono variabili in base alle dimensioni del richiedente, in quanto copre:
Gli annunciati 25.000 euro a chi spettano?
La garanzia, attraverso il Fondo Centrale di Garanzia delle PMI, sale al 100% per i finanziamenti fino a 25.000 euro per lavoratori autonomi e imprese fino a 499 dipendenti. Per quest’ultimo caso non ci sarà alcuna valutazione di merito creditizio, ma l’importo concesso non potrà comunque essere superiore al 25% dei ricavi risultanti dall'ultimo bilancio depositato o dall'ultima dichiarazione presentata.
Ad esempio, quindi, un artigiano che ha ricavi per 50.000 nel 2019 potrà richiedere solo 12.500 euro con garanzia 100% e senza valutazione sul merito creditizio. Per i soggetti costituiti nel 2019, invece, sarà necessaria idonea documentazione come un’autocertificazione.
Il rimborso del capitale dovrà iniziare non prima di 24 mesi dall'erogazione e la durata sarà sempre prevista in non più di 72 mesi.
Il finanziamento, inoltre, deve considerarsi “nuovo”: al momento dell’erogazione, quindi, l’ammontare complessivo delle esposizioni del finanziatore nei confronti del soggetto finanziato devono superare all'ammontare delle esposizioni alla data di entrata in vigore del decreto.
Qui puoi trovare il modello di richiesta dei 25.000 euro da compilare e inviare alla tua banca.
Ci sono altri casi in cui l’importo può essere garantito al 100%?
Sì, per nuovi finanziamenti a favore di aziende con ricavi non superiori ad euro 3.200.000, danneggiate dall'attuale situazione di emergenza. Queste potranno cumulare la garanzia di stato con altra garanzia concessa da confidi o altro ente privato.
In questo caso vale il solo limite massimo del 25% dei ricavi, e saranno soggetti a valutazione sul merito creditizio.
Quali sono le commissioni sul debito?
Le commissioni sui finanziamenti per le PMI saranno i seguenti:
Le commissioni sono raddoppiate in caso di finanziamenti richiesti da imprese diverse da PMI.
Gli interessi non sono stabiliti dal decreto, se non per i prestiti fino a 25.000 euro: questi dovranno un tasso che tenga conto solo della copertura di costi di istruttoria e di gestione dell’operazione finanziaria, e comunque non superiore al tassi do Rendistato con durata residua da 4 anni e 7 mesi a 6 anni e 6 mesi, maggiorato dello 0,2% (probabilmente non supererà il 2%).
La banca dovrà inoltre dimostrare che al momento rilascio del finanziamento garantito le esposizioni dell’impresa nei suoi confronti non siano diminuite rispetto alla data del 08/04/2020.
Qual è la procedura da seguire per il rilascio della garanzia?
Le PMI e professionisti avranno accesso ad una procedura semplificata, che prevede i seguenti step:
Pur essendo definitiva come procedura “semplificata”, le procedure non sembrano comunque poter garantire una “immediata” liquidità come annunciato.
Ricordiamo inoltre che le già menzionate misure finanziarie sono soggette all'approvazione della Commissione Europea, senza la quale queste perdono efficacia.
Viene inoltre potenziato il sostegno pubblico all'esportazione, prevedendo che SACE s.p.a. privilegi gli impegni per i settori strategici italiani e per impegni destinati ad operazioni con Paesi strategici.
MISURE A SOSTEGNO DELLA CONTINUITA' AZIENDALE
Il decreto tocca anche il tema della continuità azienda, modificando alcune normative che rischierebbero di mettere in stand-by o scioglimento le società.
In particolare:
Viene previsto il differimento del Codice della Crisi d’impresa (DL 14/2019) al 1° settembre 2021.
Sono inoltre sospese le aperture di fallimenti e altre procedure concorsuali.
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Sono inoltre state previste altre misure di carattere generale tra cui la pubblica istruzione, per le quali vi rimandiamo alla lettura del decreto integrale.
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