Una delle disposizioni previste nel decreto “Cura Italia” più ad ampia portata è sicuramente l’indennizzo di 600 euro spettante a diverse categorie di lavoratori autonomi e stagionali. Cerchiamo di capire quali sono i soggetti interessati e come poterlo richiedere.
A chi spetta?
Il bonus spetta alle seguenti categorie di lavoratori:
I lavoratori non devono essere già titolari di reddito da pensione o iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria.
*** Aggiornamento del 28.03.2020 ***
Con un decreto interministeriale è stato confermato il bonus anche a professionisti e autonomi iscritti alle casse di previdenza private Il bonus andra' chiesto alla propria cassa e sara' erogato a chi ha avuto redditi fino a 35mila euro o, tra 35 e 50mila, abbia subito cali di attivita' di almeno il 33% nei primi 3 mesi 2020.
Cosa si intende per lavoratori autonomi iscritti alla gestione commercianti e artigiani?
L’interpretazione letterale della norma fa sì che solo gli imprenditori individuali (“lavoratori autonomi titolari di partita iva attiva”) possano richiedere l’indennizzo. Sembrerebbero esclusi, quindi, i soci lavoratori di S.a.s., S.n.c. ed Srl, oltre ad eventuali collaboratori familiari.
Sul punto si attendono chiarimenti ufficiali.
*** Aggiornamento del 26.03.2020 e del 30.03.2020 ***
Il Mef, tramite una FAQ pubblicata sul sito il 26 marzo, ha chiarito che anche i singoli soci di società di persone o capitali iscritti alla gestione artigiani o commercianti possono usufruire del bonus 600 euro.
L'INPS, inoltre, con la circolare 49 del 30.03.2020, ha chiarito che l'indennità spetta anche ai collaboratori familiari.
L’indennizzo spetta anche ad agenti di commercio?
Gli agenti di commercio, essendo iscritti “ad altra forma previdenziale obbligatoria” (l’enasarco) sarebbero esclusi dall'indennizzo. L’associazione di categoria, però, ha già inviato una richiesta di chiarimenti in merito.
***Aggiornamento del 26.03.2020***
Il Mef, sempre con FAQ pubblicate sul proprio sito, ha confermato che gli agenti di commercio sono esclusi dalla platea dei destinatari dell'indennità di 600 euro, ma rientrano, con tutti gli altri soggetti iscritti alle casse, nelle previsioni dell’articolo 44 che istituisce un Fondo per il reddito di ultima istanza al fine di garantire misure di sostegno al reddito sia per i lavoratori dipendenti che per quelli autonomi. Il MEF ha precisato che il reddito di ultima stanza sarà sempre pari a 600 euro.
Come si richiede l’indennizzo?
I 600 euro saranno richiedibili direttamente dal sito dell’Inps, come chiarito dall’Inps stessa in una comunicazione del 20/03/2020. La procedura sarà attiva presumibilmente entro fine marzo. Non è ancora chiaro se la domanda potrà essere presentata direttamente da un intermediario abilitato, come noi.
Consigliamo quindi, a chi non ne fosse già in possesso, di richiedere il PIN DISPOSITIVO necessario per accedere al dell’INPS. QUI puoi trovare una nostra guida per aiutarti nella richiesta.
***Aggiornamento del 26.03.2020***
L'INPS ha messo ha disposizione una procedura semplificata per la richiesta del PIN, attivabile da questo LINK. Sarà possibile ottenere immediatamente 8 cifre del pin già valide per accedere alla richiesta dei 600 euro.
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